Ultima proiezione per il 2015 di Space Opera, il primo film italiano per schermo a 360° che offre l’illusione di viaggiare nello Spazio grazie a una sorta di astronave aliena dalla quale è possibile separarsi per esplorare i vari corpi del Sistema Solare. La programmazione del filmato full-dome riprenderà nel 2016, vi aspettiamo.
Al termine della proiezione la serata continuerà con l’osservazione a occhio nudo e al telescopio dei principali oggetti del periodo.
La cupola del Planetairo si trasformerá nell’interno di un disco volante che, attraverso un suggestivo viaggio interplanetario, vi condurrà lungo un percorso di esplorazione di tutto il nostro affascinante sistema solare.
“SpaceOpera” è un viaggio virtuale interplanetario realizzato con la tecnica dello spherical rendering, un formato panoramico con visuale a 360° in computer graphic capace di ricreare, tramite molteplici proiettori digitali ed un software rivoluzionario, un “ciclorama” video perfetto all’interno di cupole dedicate alla proiezione, come quelle dei planetari o dei grandi parchi tematici.
Suonando le note di “Op.32: Sinfonia dei Pianeti” di Gustav Holst, ispirandosi alla felice unione di sci-fi e musica classica di kubrickiana memoria, “SpaceOpera” vuole regalare al suo pubblico un’esperienza unica nel suo genere.
Il concept prende spunto dall’ipotetico ritrovamento di un disco volante nel sottosuolo, la cui tecnologia, intatta, permetterà ai passeggeri di decollare dalla Terra e visitare l’intero sistema solare in poco più di quaranta minuti, giocando coi concetti di Spazio e Tempo, superandoli, navigando in armonia con le note di Holst: la colonna sonora dei corpi celesti per eccellenza.
L’ambiente ricrea l’interno di una astronave aliena, trasformando la sala in una sorta di salone-passeggeri, dotato di una finestra panoramica continua a 360° ove corpi celesti, sonde e quant’altro vengono mostrati perimetralmente fino ad un’altezza di 45°: questo richiede al pubblico di partecipare attivamente durante la fasi del viaggio, in quanto luoghi ed eventi possono mostrarsi rispettivamente davanti, di fianco, dietro o sopra lo spettatore, invece di avvolgerlo frontalmente come avviene negli spettacoli fulldome tradizionali americani e non.
La voce dell’astronave aliena partecipa al viaggio e ci fa da guida rivolgendosi a noi e riversando il nostro stesso sapere sulle tappe del viaggio, concatenando aforismi e frasi di personaggi storici, filosofi e letterati, creando un patchwork non lineare ma dotato di senso, portando un messaggio di chiara ispirazione antropologica. La versione italiana è stata doppiata da Ottavia Piccolo, celebre doppiatrice della Principessa Leila in “Guerre Stellari” e tra le più stimate attrici di teatro nell’attuale scenario italiano.